Ci sono luoghi in cui la natura si esprime con una potenza tale da lasciarti senza fiato, dove la linea tra terra, acqua e cielo si fonde in un unico spettacolo di colori, suoni e vita. Uno di questi luoghi è la laguna di Walvis Bay e la straordinaria area di Sandwich Harbour, in Namibia. Un ecosistema fragile e potente allo stesso tempo, dove l’incontro tra l’Oceano Atlantico e il deserto del Namib crea scenari surreali e dove la vita si adatta e prospera in condizioni estreme.
Parte della mia collana di articoli sulla Namibia
Questo articolo fa parte della mia collana personale sulla Namibia, un viaggio alla scoperta delle meraviglie naturali di questo straordinario Paese.

Un tesoro naturale sotto protezione internazionale
Queste due aree non sono solo un paradiso per gli amanti della natura, ma fanno parte di una rete di ecosistemi protetti a livello globale: sono infatti siti Ramsar, riconosciuti come zone umide di importanza internazionale. Ma cosa significa realmente questa designazione?
La Convenzione di Ramsar, firmata nel 1971 nella città iraniana di Ramsar, nasce dall’esigenza di proteggere le zone umide, ambienti fondamentali per la biodiversità, la regolazione idrogeologica e il benessere dell’intero pianeta. Il valore di questi ecosistemi era stato riconosciuto fin dagli anni ’60 da associazioni come l’IUCN, l’IWRB (oggi confluito in Wetlands International) e il WWF, che avevano iniziato a segnalare la rapida scomparsa di paludi, lagune e delta fluviali in tutto il mondo.
Le zone umide Ramsar sono cruciali per la sopravvivenza di molte specie, specialmente degli uccelli migratori, che le utilizzano come aree di sosta durante i loro lunghi viaggi tra continenti. Oggi, la rete Ramsar conta oltre 2.400 siti in 172 paesi, coprendo più di 250 milioni di ettari. La Namibia, con i suoi vasti paesaggi e le sue coste, ne ospita cinque per un totale di 676.564 ettari, tra cui spiccano Walvis Bay e Sandwich Harbour.
Walvis Bay: l’oasi salmastra tra oceano e deserto
Quando arrivi a Walvis Bay, la prima cosa che colpisce è il contrasto. Da un lato, le dune dorate del Namib che sembrano tuffarsi nell’Atlantico, dall’altro una laguna dalle acque basse e calme, punteggiata di fenicotteri, pellicani e centinaia di altre specie di uccelli.
Questa laguna è una delle aree umide più importanti dell’Africa meridionale, un vero e proprio santuario per la fauna. La sua importanza è data da diversi fattori:
• È un punto di sosta fondamentale per gli uccelli migratori, che qui trovano riparo e nutrimento lungo le loro rotte dall’Europa e dall’Asia verso l’Africa.
• Ospita una delle più grandi popolazioni di fenicotteri minori e maggiori del continente.
• Le sue saline naturali, che producono il 90% del sale della Namibia, rappresentano un habitat unico per numerose specie di invertebrati e pesci.
Esperienze personali a Walvis Bay
Ogni volta che accompagno gli ospiti qui, abbiamo due modi per esplorare la laguna: via mare in catamarano o via terra con i fuoristrada.
• In catamarano, la mattinata inizia con un’osservazione straordinaria della fauna marina. Avvistiamo delfini, balene, otarie che salgono sulla barca, cormorani e pellicani che atterrano vicino a noi. Se siamo fortunati, possiamo vedere le code delle balene emergere dalle acque. Sulla spiaggia della sottile lingua di sabbia che separa l’oceano dalla laguna, avvistiamo spesso sciacalli alla ricerca di cibo. Durante la navigazione, si mangia e si beve a bordo mentre una guida in lingua inglese racconta la storia naturalistica dell’area e ci avviciniamo agli allevamenti di ostriche, rinomate in Namibia per la loro eccellente qualità.
• Via terra, l’avventura è completamente diversa. A bordo di potenti fuoristrada cabinati, partiamo dal molo di Walvis Bay e attraversiamo una salina gigantesca, dove le piscine per la raccolta del cloruro di sodio assumono un intenso colore rosso per la presenza di microrganismi. Seguiamo il delta del fiume Kuiseb, un fiume effimero che aiuta a bloccare l’avanzata delle sabbie del Namib. Qui, tra dune e vegetazione alofita, incontriamo gazzelle saltanti, orici, sciacalli e iene brune, oltre a un’abbondanza di uccelli.
Sandwich Harbour: il deserto che incontra il mare
Se Walvis Bay è un’oasi di vita e tranquillità, Sandwich Harbour è il regno dell’incontaminato e del selvaggio. Qui, le dune alte fino a 100 metri precipitano direttamente nell’Oceano, creando uno dei paesaggi più spettacolari al mondo.
L’esperienza in fuoristrada sulle dune
Seguendo la spiaggia, ci addentriamo in questo paesaggio surreale. I piloti esperti ci conducono su e giù per le dune dorate con una guida avventurosa ed emozionante, fatta di inclinazioni improvvise e discese vertiginose che danno la sensazione di essere sulle montagne russe. Una volta in cima a una delle dune più alte, ammiriamo la laguna di Sandwich Harbour dall’alto, un’immagine mozzafiato del deserto che si tuffa nell’oceano.
Dopo una sosta per un brunch in un punto panoramico spettacolare, torniamo verso il molo, costeggiando la spiaggia e avvistando otarie, sciacalli e uccelli marini. Spesso, ci fermiamo a osservare la sabbia rossa ricca di granato, una meraviglia geologica.
Un patrimonio da proteggere
Le zone umide di Walvis Bay e Sandwich Harbour sono gioielli di inestimabile valore ecologico, ma anche fragili. Il cambiamento climatico, l’inquinamento e lo sviluppo urbano minacciano questi habitat delicati. Grazie alla Convenzione di Ramsar, questi luoghi hanno ricevuto protezione internazionale, ma la loro salvaguardia dipende anche da chi li visita e li ama.

