Sam Nujoma, Hage Geingob e la nuova Namibia: una storia di Lotta e Rinascita
Il sole alto nel cielo illumina la capitale Windhoek, una città che porta ancora i segni della sua storia travagliata. Accompagnando i miei ospiti attraverso le sue strade, non posso fare a meno di raccontare la storia di questo paese e delle figure che lo hanno plasmato. La nostra prima tappa è la Christus Kirche, la chiesa luterana emblema del periodo coloniale tedesco . Da lì, ci dirigiamo verso l’Alte Feste, il vecchio fortino tedesco, dove apro la mia mappa e inizio a narrare la storia della Namibia, intrecciata con le vite di tre grandi leader: Sam Nujoma, Hage Geingob e Netumbo Nandi-Ndaitwah.

Dalle ombre del passato alla Libertà
La Namibia ha attraversato secoli di oppressione e conflitto. Prima fu colonia tedesca, poi cadde sotto il dominio sudafricano, che impose il brutale sistema dell’apartheid. Per decenni, il popolo namibiano combatté per la propria autodeterminazione, fino a che la resistenza non trovò un leader deciso e visionario: Sam Nujoma.
Nato nel 1929, Nujoma visse in prima persona le discriminazioni imposte dall’occupazione straniera. Nel 1960 fondò la South West Africa People’s Organization (SWAPO), il principale movimento per l’indipendenza. La sua determinazione lo portò all’esilio, da dove organizzò la resistenza armata contro il dominio sudafricano. Anni di scontri culminarono nella liberazione della Namibia nel 1990, con Nujoma che divenne il primo presidente della nuova repubblica. Il suo impegno non si fermò alla vittoria politica: nei suoi tre mandati, lavorò per costruire un paese unito e democratico, promuovendo la riconciliazione nazionale.
La statua di Sam Nujoma che si erge tra la Christus Kirche e il Museo dell’Indipendenza è un simbolo perenne della lotta e della resilienza del popolo namibiano. L’8 febbraio 2025, Nujoma si è spento all’età di 95 anni, lasciando un’eredità immensa. Ma il suo sogno di una Namibia forte e stabile è stato portato avanti da un altro grande leader: Hage Geingob.

Hage Geingob: L’Architetto della Democrazia
Se Sam Nujoma fu il guerriero della libertà, Hage Geingob fu il costruttore della nazione. Nato nel 1941, Geingob si distinse per il suo ruolo nella stesura della Costituzione namibiana, un documento che garantì un sistema democratico solido al paese. Dopo l’indipendenza, divenne il primo primo ministro della Namibia e poi, nel 2015, il terzo presidente della nazione.
Durante la sua presidenza, si batté per modernizzare il paese, rafforzare le istituzioni e combattere la corruzione. Tuttavia, il suo ultimo mandato fu segnato da difficoltà economiche e crisi sociali. Il 4 febbraio 2024, Geingob è morto dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Con la scomparsa di Nujoma e Geingob, il paese si trovò a una svolta storica. La transizione di potere avvenne senza scossoni, confermando la solidità della democrazia namibiana. Ma la leadership del paese passò nelle mani di una nuova figura destinata a fare la storia: Netumbo Nandi-Ndaitwah.

Netumbo Nandi-Ndaitwah: la Prima Presidente Donna della Namibia
Con la morte di Geingob, la Namibia vide l’ascesa di Netumbo Nandi-Ndaitwah, la prima donna a ricoprire la carica di presidente. Figura di spicco nella SWAPO, la sua carriera politica è stata caratterizzata da un forte impegno per la giustizia sociale e la crescita economica.
Le elezioni presidenziali, tenutesi tra il 27 e il 30 novembre 2024, segnarono un punto di svolta. Nandi-Ndaitwah ottenne il 57% dei voti, superando Panduleni Itula dell’Independent Patriots for Change (IPC), che raggiunse il 25%. Il risultato consolidò il potere della SWAPO, ma segnalò anche la crescita di nuove forze politiche nel paese.
Nel suo discorso di insediamento, Nandi-Ndaitwah parlò di unità nazionale, sviluppo economico e lotta alla disuguaglianza. Tra le sue priorità, la creazione di 250.000 nuovi posti di lavoro e una maggiore attrazione di investimenti esteri. La sua elezione segna un momento storico per la Namibia, che vede finalmente una donna alla guida del paese.

La Namibia oggi: tra Sfide e Speranze
La Namibia è oggi una repubblica presidenziale democratica. Il presidente, eletto a suffragio universale diretto, svolge sia il ruolo di capo di Stato che di capo del governo. Il mandato presidenziale dura cinque anni ed è rinnovabile una sola volta. Il Parlamento è composto da due camere: l’Assemblea Nazionale e il Consiglio Nazionale.
Nonostante le sfide economiche e sociali, il paese si distingue per la sua stabilità politica. La democrazia namibiana è una delle più solide dell’Africa, un’eredità lasciata proprio da leader come Nujoma e Geingob.
Un Legato che vive nel tempo
Camminando per le strade di Windhoek, ogni angolo racconta la storia di un popolo che ha lottato per la propria indipendenza e che oggi guarda al futuro con speranza.
Le immagini di Nujoma e Geingob, presenti nei luoghi pubblici e nella memoria collettiva, non sono semplici rappresentazioni, ma simboli di una battaglia vinta con determinazione e sacrificio.
La Namibia è entrata in una nuova era politica, con una donna al comando per la prima volta nella sua storia. Ma il filo conduttore che lega Nujoma, Geingob e Nandi-Ndaitwah è lo stesso: la volontà di costruire un paese forte, libero e prospero.
Ogni volta che mi fermo davanti alla statua di Nujoma, sento che la sua voce risuona ancora tra le strade di Windhoek. E mentre la Namibia volta pagina, i suoi ideali di libertà e giustizia continuano a vivere nel cuore del suo popolo.